Il contributo dell’Osteopatia al malato oncologico

Il trattamento manipolativo osteopatico può aiutare il corpo del paziente oncologico a reagire meglio alla condizione di stress e di riduzione delle capacità energetiche che spesso derivano dagli effetti collaterali della terapia medica.

Le manipolazioni osteopatiche sui malati oncologici hanno il potere di ridurre gli effetti collaterali della terapia antitumorale che spesso può causare dolori, nausea e vomito.

L’osteopata agisce attraverso manipolazioni volte a generare effetti benefici nel paziente attraverso il rilassamento generale e a trasferire, attraverso il contatto fisico, un’energia cosmica positiva e curativa capace di amplificare un conforto terapeutico.

Nello specifico, molti studi dimostrano come il trattamento osteopatico può contribuire ad alleviare i sintomi relazionati alla Sindrome da Affaticamento Cancro Correlata (Cancer-Related Fatigue Syndrome) che influenza non solo la fisiologia del paziente, ma ha anche un impatto notevole sulla sua sfera psico-emotiva, riducendo drasticamente la qualità di vita.

Di particolare rilievo è inoltre il beneficio dell’intervento manipolativo dell’osteopata nelle situazioni post-operatorie perché attraverso terapie specifiche e con tecniche dì drenaggio manuale, rieducazione posturale e stretching, è possibile aiutare il paziente a ritrovare l’equilibrio.

Tra i casi di trattamento osteopatico post operatorio di maggior successo si registrano i trattamenti delle cicatrici chirurgiche che solitamente generano ulteriori problemi collaterali causati dalla presenza di cheloidi o aderenze cicatriziali che possono contribuire a cambiamenti biomeccanici e posturali.